Specialista di batterie caricatori e molto altro Altabatteria.com Italia

Apple MacBook Pro 16 in produzione ma ancora incerta la data di lancio

Il nuovo MacBook Pro da 16 pollici, ampiamente confermato da diverse immagini ufficiose, sarebbe già in produzione ma ancora non è chiaro quando verrà annunciato e quando arriverà sul mercato. A confermare ulteriormente le indiscrezioni di DigiTimes, secondo cui Apple dovrebbe iniziare a ricevere le prime spedizioni del MacBook Pro 16 già nel corso del quarto trimestre dell'anno, arrivano oggi anche altre informazioni riportate Jitesh Ubrani, analista della IDC, e da Brooke Crothers, reporter di Forbes.

"Ci aspettavamo un annuncio in ottobre", ha affermato Ubrani. Questo mese, tuttavia, è passato senza nessun tipo di annuncio e sembrerebbe ormai troppo tardi perché ciò possa accadere da qui alla fine dell'anno. Eppure, secondo quanto riportato da 9to5Mac, non sarebbe da escludere un arrivo "silente", preceduto un comunicato stampa come accaduto recentemente con gli AirPods pro, già la prossima settimana.

Ubrani ha comunque confermato che nella catena di approvvigionamento di Apple si iniziano a vedere i "i primi segni" di questo MacBook. Le ipotesi punterebbero sulla volontà da parte di Apple di anticipare le importazioni per evitare i dazi imposti dall'amministrazione Trump su determinati prodotti realizzati in Cina.che entreranno in vigore dal prossimo 15 dicembre.

Quanta Computer, sarebbe l'assemblatore principale del nuovo notebook della società di Cupertino che dovrebbe adottare una nuova tastiera con meccanismo a forbice, un display con cornice ultrasottile e processori Intel "Coffee Lake" o "Ice Lake". Si è anche ipotizzata la possibile adozione di un caricabatterie USB-C da 96 Watt

Guarda Tutto>>

Redmi Note 7 e Redmi Note 8T: analizziamoli in questo confronto

L’azienda cinese Xiaomi ha da poco annunciato ufficialmente il successore del best buy Redmi Note 7, ovvero il nuovo Redmi Note 8T. Ma quali sono effettivamente le differenze tra i due dispositivi e le migliorie che sono state apportate?

Redmi Note 7 VS Redmi Note 8T: display

Il display è una delle caratteristiche che è rimasta invariata. Entrambi i modelli, infatti, dispongono di un display IPS LCD con una diagonale da 6.3 pollici in risoluzione FullHD+ e con una densità di pixel di 409 ppi. Su entrambi troviamo inoltre un notch a goccia centrale, anche se quello del nuovo modello è a forma di V. Il rapporto screen-to-body, però, è superiore sul nuovo device (88,3% contro 86%).

Processore e connettività

Leggere differenze riguardano il processore adottato. Sul nuovo Redmi Note 8T troviamo il SoC Snapdragon 665 di Qualcomm accoppiato a una GPU Adreno 610, 4 GB di RAM e 64 GB di storage interno. Sullo scorso Redmi Note 7, invece, è presente il SoC Snapdragon 660 di Qualcomm accoppiato a una GPU Adreno 512, 3 GB di RAM e 32 GB di storage. La connettività e la batteria, invece, sono rimaste pressoché invariate. Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 5.0, USB Type C 2.0, 4000 mAh di batteria, GPS/GLONASS/Beidu. Tuttavia, una grande differenza è la presenza sul nuovo modello del chip NFC, che risulta invece assente sul precedente modello. Sul nuovo modello troviamo inoltre la resistenza alle gocce d’acqua e alla polvere.

Comparto fotografico

Uno dei veri e importanti upgrade del nuovo device di casa Xiaomi risiede nel comparto fotografico. Il nuovo terminale dell’azienda, infatti, dispone di una quad camera posteriore da 48+8+2+2 megapixel grazie alla quale è possibile effettuare scatti grandangolari, scatti macro e molto altro. Sul modello precedente, invece, abbiamo una dual camera posteriore da 48+5 megapixel.

In definitiva, si tratta di alcuni piccoli ma importanti miglioramenti rispetto al passato. Per chi volesse un comparto fotografico più curato e per chi necessitasse di avere il chip NFC, consigliamo ovviamente di acquistare l’ultimo modello appena uscito. Per chi invece non avesse queste esigenze, il modello precedente risulta ancora oggi un ottimo acquisto.

Guarda Tutto>>

Airpods Pro contro PowerBeats Pro: quali scegliere?

Dal momento in cui ha acquistato Beats, Apple ha impresso una grande spinta al mondo degli auricolari.

Il primo prodotto di grande impatto sono stati gli Airpods, poi è venuta una lunga serie di prodotti con il marchio Beats fino agli ultimi due: PowerBeats Pro, Solo Pro Wireless e infine gli AirPods Pro.

Ma se le Solo Pro Wireless sono delle cuffie tradizionali, pur con molte tecnologie comuni a tutti e tre i dispositivi, un ambito non non esiste nulla con il marchio Apple, le PoweBeats Pro e le Airpods Pro, benché con un mercato non del tutto sovrapponibile, si confrontano direttamente. Per questo in molti si saranno fatti venire dei dubbi su quali comprare: quale tecnologie le differenziano? quale è il migliore fattore di forma? Quale suona meglio? Quale è il migliore per un viaggio da pendolare? Quale per lo sport? Quale, insomma, devo comprare?

Proviamo a segnare una traccia per risolvere il dilemma…

Powerbeats Pro vs Airpods: il design

Pur figli della stessa casa madre e vicini nel fattore di forma (parliamo in tutti e due i casi di auricolari In-ear) PowerBeats Pro e Airpods sono prodotti che si rivolgono a mercati differenti: sportivi con qualche ambizione per la qualità del suono per le PowerBeats; il più vasto pubblico degli amanti del mondo Apple, che vogliono distinguersi con delle cuffie da indossare tutti i giorni. Tutto questo influenza decisamente il design. Gli auricolari Beats sono molto più grandi per la presenza degli archetti e di batterie a lunghissima durata, hanno un aspetto più aggressivo. La custodia è enorme, tanto grande da essere difficilmente “tascabile”. Gli Airpods Pro sono molto più piccoli, con design più accurato e minimalista e la custodia, pur più leggermente più grande di quello degli AirPods, sparisce in una tasca. Lo stile è una questione di gusti, ma è indubitabile che gli Airpods Pro sono più sofisticati e in quanto oggetto di design saranno apprezzati da un numero maggior di clienti

Vincitore: Airpods Pro

Powerbeats Pro vs Airpods: le tecnologie

Tutti e due gli auricolari come accennato sono del tipo in-ear, ma, come nel caso del design, è indubitabile che gli Airpods Pro vincano il confronto. In primo luogo hanno un sistema attivo di soppressione del rumore che pur non essendo una rivoluzione rispetto alla concorrenza è molto buono e capace di rendere tranquillo un viaggio da pendolare. Apple introduce negli Airpods Pro anche la modalità trasparenza e sistema “adattivo” del suono che regola la riproduzione 200 volte al secondo. Hanno anche un sistema che permette di testare i copriauricolari per verificare che sigillino bene l’orecchio. Per il resto AirPods Pro e PowerBeats Pro offrono le stesse cose: sistema di connessione automatico ad un iPhone, supporto Ehi Siri, microfono antivento e contro il rumore di fondo, resistenza al sudore e agli schizzi d’acqua con certificazione IPX4, custodia di ricarica. Nei PowerBeats Pro manca la ricarica wireless della custodia, ma si tratta a nostro giudizio di qualche cosa del tutto ininfluente. In ogni caso qui non c’è dubbio su chi vinca il confronto.

Vincitore: Airpods Pro

Powerbeats Pro vs Airpods: ergonomia

Gli Airpods parlando di ergonomia, storicamente, hanno sempre avuto due difetti principali: stabilità non ottimale e assenza di controlli della musica. Apple rimedia al primo con i copriauricolari che rendono maggiormente comodo l’accessorio e medica, ma non risolve, la seconda “malattia”, i controlli della musica. Abbiamo ora infatti un piccolo “pad” capacitivo premendo il quale si può passare da una traccia all’altra e selezionare la modalità di soppressione del rumore, ma manca del tutto il controllo del volume per il quale si deve ricorrere a Siri o al telefono. Da questo punto di vista i PowerBeats Pro sono largamente superiori in tutte le situazioni perchè non costringono ad invocare l’assistente virtuale (situazione che checchè se ne dica in pubblico è sempre imbarazzante) né ad estrarre il telefono dalla tasca. Il tasto fisico per cambiare le tracce e rispondere alla musica dei Beats è anche questo più comodo del tasto capacitivo “da spremere” degli Airpods Pro. Infine i PowerBeats Pro grazie agli archetti sono più stabili nonostante i passi avanti in fatto di comodità e stabilità degli Airpods Pro. Unico serio problema in fatto di ergonomia dei PowerBeats Pro è la custodia gigantesca e molto scomoda da tenere in tasca. Come per le tecnologie anche qui c’è un chiaro vincitore.

Vincitore: PowerBeats Pro

Powerbeats Pro vs Airpods: qualità del suono

Gli Airpods non sono mai stati campioni di qualità nella riproduzione della musica. Questo dipendeva in primo luogo dall’imperfetto sigillo del cavo auricolare in secondo luogo, probabilmente, da driver inferiori a quelli di altri produttori. Con gli AirPods Pro Apple fa un significativo passo avanti in qualità dell’ascolto. I nuovi auricolari hanno una resa complessivamente neutra e bilanciata, sono di molto migliori nei toni medi e adeguati nei bassi. La cancellazione attiva del rumore consente una riproduzione a volume più basso e quindi anche la leggera distorsione che gli auricolari Apple provocano a volume più alto è ininfluente; grazie alla cancellazione del rumore si possono anche percepire anche dettagli che altrimenti non noteremmo. I PowerBeats Pro fanno altrettanto bene in tutti gli ambiti anzi nei bassi la spuntano sopra i concorrenti. Il suono degli auricolari Beats è più caldo e diremmo più adatto al target che si propongono di raggiungere, quello degli sportivi che amano accompagnare l’esercizio con una colonna sonora. Farci dire dal nostro orecchio quale due due vince il confronto è stato impossibile. Nessuno degli auricolari di Apple è un prodotto per audiofili (per altro non è questo il fattore di forma o la tipologia di sistema audio che un audiofilo sceglierebbe…), ma tutti e due suonano in maniera soddisfacente.

Vincitore: contesa alla pari

Powerbeats Pro vs Airpods: autonomia

Qui non esiste il confronto. Gli Airpods Pro sono buoni con le loro cinque ore, testate anche da noi, senza riduzione attiva del rumore, ma i PowerBeats Pro spazzano via i concorrenti con le loro dieci ore dichiarate ed effettivamente sperimentale in molteplici giornate di utilizzo. Anzi in non rare occasioni abbiamo anche superato le dieci ore. Airpods Pro si ricaricano anche in più tempo: usando la modalità “Fast Fuel” in cinque minuti acquisiscono un’ora di autonomia, PowerBeats Pro con cinque minuti di ricarica possono funzionare per un’ora e mezza. In termini pratici anche nelle condizioni più estreme, incluse diverse telefonate, i PowerBeats Pro possono essere usati per un giorno intero senza mai ricaricarli, gli AirPods Pro nelle stesse condizioni devono finire dentro alla custodia per almeno una volta, se non due. Vero è che gli Airpods Pro hanno una custodia di ricarica tascabile che ci possiamo portare sempre dietro, il che non è vero per i PowerBeats Pro, ma questo non basta a scalfire il dominio degli auricolari di Beats.

Vincitore: PowerBeats Pro

Powerbeats Pro vs Airpods: prezzo

Il confronto sul prezzo non può prescindere dalla funzioni e dal desiderio di chi deve comprare, ma se volessimo guardare semplicemente al listino diremmo che gli Airpods Pro sono un affare migliore. Con 30 euro in più (279 euro contro 249 euro) si ha la stessa qualità del suono e tecnologie più avanzate. Gli Airpods Pro per giunta non sono impossibili da usare durante un allenamento in palestra o il jogging. Il problema è che allo stato attuale ai 279 euro degli Airpods Pro fa fronte un prezzo reale dei PowerBeats Pro che è costantemente sotto i 200 euro ma con picchi anche più in basso in particolari occasioni. La soppressione del rumore, il design più sofisticato e le dimensioni ridotte degli AirPods Pro per qualcuno possono valere 80/100 euro di differenza, ma la soppressione del rumore, il vero plus degli Airpods Pro, non è fondamentale per tutti e sempre; anzi, in alcuni casi è sconsigliabile, per cui è probabile che i PowerBeats Pro siano in linea generale un affare migliore nel rapporto tra prezzo e prestazioni.

Vincitore: PowerBeats Pro

Powerbeats Pro vs Airpods: chi compra cosa

Stabilire un vincitore netto dal confronto tra due prodotti che Apple, certo non casualmente, colloca su piani differenti e in mercati differenti non è facile. Possiamo però dire che se vi interessa il prodotto più sofisticato tecnologicamente e dal punto di vista del design, quello più iconico e distintivo, se utilizzate prevalentemente gli auricolari per un viaggio in treno o in metropolitana, non sbaglierete scegliendo gli Airpods Pro. Se invece puntate alla comodità e alla autonomia, se usate spesso gli auricolari per accompagnare l’attività sportiva e se per voi l’autonomia di riproduzione è importante, se le funzioni per euro speso sono un elemento che pesa, i PowerBeats Pro vincono il confronto con i concorrenti. 

Dove comprare

Al momento il posto migliore per comprare sia i PowerBeats Pro che gli Airpods on line è Amazon. I PowerBeats Pro sono costantemente in sconto (al momento in cui scriviamo quasi tutti i colori hanno un prezzo sotto i 200 euro). Gli Airpods Pro hanno tempi di consegna relativamente rapidi con spedizione, ad oggi, martedì 12 novembre. Su Apple Store on line invece i PowerBeats Pro costano 249 euro, 50 euro più di Amazon, e gli AirPods Pro hanno una consegna prevista fino al 3 dicembre. Nei negozi, invece, i PowerBeats Pro sono ovunque, ma non con un prezzo competitivo con quello di Amazon. Gli AirPods Pro sono relativamente facili da trovare presso gli Apple Store, presso alcuni APR sono pure disponibili (i nostri li abbiamo comprati da Juice), ma non sono sempre in stock. Al momento sugli AirPods Pro non esiste alcuno sconto.

Guarda Tutto>>

TV OLED LG R9: gli arrotolabili in arrivo a breve

I TV OLED LG R9, gli arrotolabili presentati al CES 2019, potrebbero arrivare presto in commercio. La disponibilità di questa serie, annunciata inizialmente per il 2019, era stata poi spostata al 2020 per gran parte del mercato. Si era però parlato di un probabile lancio entro la fine dell'anno, seppur limitato a specifiche regioni. Ad affermarlo è stato Kenneth Hong, Senior Director presso LG Electronics, che ha confermato gli sforzi della compagnia per una commercializzazione in alcuni mercati entro la fine del 2019.

Le ultime novità emerse potrebbero confermare proprio questo scenario. Sul sito ufficiale di LG USA è infatti comparsa la dicitura "Cooming Soon" ad indicare una finestra temporale di rilascio piuttosto breve. Un'altra indicazione giungerebbe anche dai Good Design Award, attribuiti dal Japan Institute of Design Promotion. La serie R9 è stata recentemente insignita di un "Gold Award" e nella pagina dedicata si menziona una data di uscita fissata per il 23 dicembre 2019.

Dato il precedente ritardo e la mancanza di conferme ufficiali, invitiamo comunque a considerare queste informazioni con le dovute cautele. Siamo invece ormai certi che l'arrivo in Italia sarà fissato per il 2020, magari accompagnato da qualche altro modello che LG potrebbe annunciare al CES 2020 (7 - 10 gennaio 2020, Las Vegas).

Guarda Tutto>>

Vivo e Samsung collaborano: in arrivo l’X30 con a bordo un Exynos 980

Samsung non è sicuramente uno dei marchi, parlando di smartphone, più graditi in Cina. Per questo motivo, forse, ha deciso di allearsi e dar vita ad una collaborazione con Vivo ovvero uno dei marchi che va per la maggior in quel paese; certo, il mercato è praticamente controllato da Huawei, ma questo marchio ha comunque la sua fetta. La creatura nata da questa “unione” è Vivo X30 ovvero un top di gamma che gira grazie ad un Exynos 980 del colosso sudcoreano.

Di questo smartphone abbiamo già ricevuto informazioni lo scorso mese, ma di recente c’è stata una conferenza tenutasi da entrambi le società in cui è stato svelato un pezzetto di quello che sarà. Il suo arrivo ufficiale è previsto per l’inizio del prossimo mese quindi ne frattempo si scopriranno altre specifiche.

Vivo X30 e Samsung Exynos 980

Al posto di un processore di Qualcomm troviamo quindi un octa-core di Samsung. Costruito con un’architettura a 8 nm presenta due core ARM Cortex-A77 e sei Cortex A55 a cui si accompagna la GPU ARM Mali-G76 MP5. Tutto questo andrà ad alimentare un display AMOLED da 6,5 pollici dotato di una frequenza di aggiornamento da 90 HZ;ci sarà anche una versione Pro la quale presenterà un pannello da 6,89 pollici.

Il comparto fotografico posteriore sarà caratterizzato da un sensore da 64 MP, un Samsung GW1, un teleobiettivo da 13 MP, un grandangolare da 8 MP e un Sensore di profondità da 2 MP. La fotocamera frontale sarà da 32 MP. La batteria sarà da 4500 mAh con un supporto per la ricarica rapida da 22,5W.

Guarda Tutto>>