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Samsung Galaxy S11: una miriade di sensori 3D, display a 120Hz e cam da 108MP?

Man mano che ci avviciniamo al lancio di Galaxy S11 è sempre più facile dedurre quali saranno i punti salienti dello smartphone. L'azienda ha già lanciato ufficialmente il processore Exynos 990 che, con molte probabilità, potrebbe finire dritto nella scocca del nuovo flagship di Samsung. Sebbene l'azienda utilizzi anche le tecnologie di Qualcomm in alcuni mercati, in Italia da anni ormai vengono adottati i chip prodotti internamente.

Abbiamo già parlato di Exynos 990, e molte delle sue caratteristiche potrebbero essere introdotte su Samsung Galaxy S11. Fra queste diverse fonti hanno parlato della possibilità di adozione di un display da 120Hz (molti nomi importanti, fra cui Google e OnePlus, si sono spinti fino a 90Hz su modelli non pensati per il videogioco come OnePlus 7T e i Pixel 4), o della possibilità di vedere un sensore fotografico da ben 108 Megapixel.

Non c'è niente di confermato su questi numeri, e niente di ufficiale ovviamente, ed è doveroso fare anche una precisazione: anche se il SoC di Galaxy S11 supporta le specifiche sopra menzionate, non è detto che Samsung implementi tutto nel device. Sembra inoltre più plausibile l'indiscrezione riportata da TheElec, secondo cui l'azienda avrebbe lavorato su un sistema proprietario di fotocamere ToF (time-of-flight) per i prossimi flagship.

Le fotocamere ToF utilizzano solitamente un sensore fotografico e un kit di illuminazione ausiliario diversi rispetto ai sistemi 3D che adottano ad esempio gli iPhone delle ultime generazioni, i Pixel 4 o Huawei con i device della famiglia Mate per scansionare il volto degli utenti e autenticarne l'accesso. La tecnologia ToF può infatti creare una mappa tridimensionale degli ambienti circostanti a distanze ben più ampie, abilitando nello smartphone la capacità di avere un'idea di come è formato lo stesso ambiente, in tre dimensioni.

Secondo la fonte il provider dei sensori necessari per il funzionamento della tecnologia sarebbe la cinese Sunny Optical, lo stesso che ha permesso l'implementazione della feature su Galaxy S10 5G e Note 10+, insieme a Namuga e Patron. Differentemente dagli attuali smartphone con camere ToF di Samsung, il nuovo Galaxy S11 potrebbe avere però più sensori di profondità 3D, caratteristica che starebbe "innervosendo" i vari provider che devono approntare la tecnologia prima del lancio commerciale.

Secondo precedenti indiscrezioni Galaxy S11 avrà anche uno zoom ottico 5x, in modo da allinearsi alle feature disponibili su altri device della concorrenza, e pare che Samsung voglia riprendersi lo scettro del migliore camera phone che ormai le manca da alcune generazioni. Potrebbe essere mantenuto, invece, il foro frontale per la fotocamera anteriore che ha fatto il suo debutto lo scorso anno su tutti i device delle famiglie Galaxy S e Galaxy Note.

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I processori Intel Xeon “Ice Lake” non avranno più di 38 core?

Stando a quanto riportato dall’utente momomo_us su Twitter, i processori Xeon Ice Lake a 10 nanometri di Intel per il settore server non si spingeranno oltre i 38 core. L’arrivo della nuova gamma è previsto per la seconda metà del 2020 e sarà preceduto nella prima parte del prossimo anno da Cooper Lake, un’architettura a 14 nanometri che invece offrirà modelli sino a 56 core.

Ne consegue che, al netto dei miglioramenti velocistici di Ice Lake (core di nuova generazione Sunny Cove, maggiori dettagli qui), la gamma Xeon Ice Lake potrebbe collocarsi nella fascia media del mercato, garantendo la retrocompatibilità con la piattaforma di Cooper Lake e modelli con un TDP massimo di 270 watt.

Il resto delle funzionalità tra Cooper Lake e Ice Lake dovrebbe rimanere pressoché simile, se non per il passaggio di Ice Lake al PCI Express 4.0, standard che inizialmente Intel sembrava voler saltare a favore del PCIe 5.0, ma che evidentemente l’azienda ha deciso di “recuperare” onde prestare troppo il fianco alla concorrenza, che oggi può vantare un vantaggio in tal senso.

Rimane da capire inoltre come l’offerta di Intel si scontrerà con i processori EPYC di terza generazione Milan di AMD, attesi nella seconda metà del 2020 e caratterizzati dall’architettura Zen 3 e dal processo produttivo a 7 nanometri “+”. Oggi la seconda generazione raggiunge un TDP di 225 W ed è auspicabile che i 7nm+ garantiscano ulteriori miglioramenti, tanto prestazionali quanto nei consumi.

Non ci resta che attendere, ben consapevoli come a margine della recente trimestrale Intel abbia manifestato la voglia di tornare a primeggiare sul fronte dei processi produttivi e che il business dei datacenter ha un peso specifico sempre maggiore nei conti dell’azienda, di conseguenza la casa di Santa Clara cercherà di accelerare a fronte di una concorrenza che con EPYC 2 si è fatta davvero agguerrita.

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Samsung si lascia ottobre alle spalle: patch di sicurezza di novembre 2019 per Galaxy Tab S4

Il mese di ottobre è agli sgoccioli, ma non può ancora dirsi concluso, visto che manca ancora all’appello il gran finale, rappresentato da Halloween. Samsung però non sembra subire il fascino della notte delle streghe, dato che è già proiettata in tutto e per tutto a novembre, come dimostra il nuovo aggiornamento in fase di rilascio per Galaxy Tab S4.

Giungono infatti segnalazioni circa la distribuzione in Europa (Italia compresa) del nuovo firmware T830XXU4BSJ2 per il tablet di Samsung, che porta in dote niente meno che le patch di sicurezza di novembre 2019. È già capitato in passato che il gigante coreano precedesse Google, dato che i produttori hanno accesso alle novità messe a punto da Big G un po’ prima rispetto alla loro pubblicazione, dunque non c’è troppo da stupirsi.

Tenete dunque pronto il vostro Galaxy Tab S4, perché il nuovo aggiornamento arriverà a momenti, rendendo il vostro tablet più sicuro che mai. Qualcuno di voi ha già ricevuto la notifica di update?

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iPhone low cost: iPhone 6s e iPhone 7 ai prezzi più bassi

Se cercate un iPhone a buon prezzo prendete nota: su Amazon sono in promozione i vecchi (ma ancora molto interessanti nel rapporto tra prezzo e prestazioni) iPhone 7.

Il termine di paragone cui confrontare il prezzo di iPhone 7 è quello di iPhone 8. Anche se i due dispositivi sono abbastanza differenti (iPhone 8 ha il processore che fu di iPhone X, ha la ricarica wireless e la ricarica rapida attraverso l’apposito caricabatterie USB-C e un cavo ad hoc) funzionalmente sono molto vicini. Un iPhone 8 da 128 Gb costa oggi 609 euro, un iPhone 8 Plus costa 729 euro.

Se volete spendere ancora meno, ci sono in liquidazione diversi iPhone 6s. Anche qui come nel caso degli Phone 7 vi sconsigliamo decisamente di comprare un modello da 32 GB e di puntare sui modelli da 128 GB. Ecco qui di seguito i più convenienti

Tra gli iPhone 8, l’ultimo iPhone ad avere Touch ID ma già capace di supportare ricarica wireless e ricarica veloce mediante un cavo Lighting su USB-C, vi segnaliamo l’iPhone 8 (64GB) – Argento 479 Il suo prezzo ufficiale sarebbe 559 euro, quindi lo sconto è del 14%. Questo a nostro giudizio è l’unico iPhone di questa serie ad avere un prezzo realmente competitivo.

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Il walkie-talkie si fa smart, grazie a Motorola

Sebbene non siano un prodotto pensato prettamente per gli utenti casalinghi, il walkie-talkie è uno strumento molto utilizzato nel mondo. Per questo, è necessario tenerlo aggiornato e al passo con i tempi, pur mantenendo i punti chiave di questa tecnologia. Questo è possibile grazie a Motorola Solutions e il suo APX Next.

Il primo punto “nuovo” è l’integrazione della compatibilità con le reti LTE, oltre alla presenza dello standard LMR (land mobile radio). Troviamo poi uno schermo touch con il quale interagire. Possono sembrare componenti banali, ma non è così: lo schermo deve funzionare in qualsiasi condizione, anche sotto la pioggia, mentre l’LTE non deve creare alcuna interferenza con la connessione LMR.

Al suo interno c’è poi un assistente vocale, ViQi. Per l’attivazione non esistono keyword: solamente un comodo tasto da premere per avviare la registrazione. E lo stesso bottone va premuto per sentire la risposta: in questo modo si evita che APX Next riveli accidentalmente informazioni sensibili in pubblico. Il tutto è ovviamente ottimizzato per funzionare sempre, anche in ambienti molto rumorosi.

Tra le sue capacità, la possibilità di controllare le targhe delle auto, informazioni sulla patente e dati sul veicolo. Nel futuro si spera possa essere usato per altre funzioni, come la traduzione di lingue.

Motorola ha lavorato a lungo per creare questo prodotto: sono state condotte ben 2.000 ore di interviste con oltre 50 servizi di emergenza per la progettazione di APX Next. Il prezzo è sconosciuto: dipenderà molto da quante unità verranno acquistate in blocco. Si tratta pur sempre di un prodotto enterprise, no?

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