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Oppo A9 2020 (5.000 mAh): Fine ore 23:00 con il 40% rimanente

Oppo A9 2020 è l'ultimo smartphone dell'azienda cinese ad arrivare sul territorio italiano. È stato ufficializzato solo qualche settimana fa ed è già disponibile all'acquisto anche in Italia. Le specifiche tecniche sono da medio gamma ma Oppo ha voluto dedicare una particolare attenzione all'autonomia integrando una capiente batteria da 5.000 mAh.

L'accoppiata con il SoC Snapdragon 665 ci fa presumere che questo nuovo dispositivo abbia un'ottima durata pur mantenendo delle discrete prestazioni nell'utilizzo quotidiano. Lo stiamo provando ormai da quasi una settimana e siamo pronti a metterlo sotto torchio nella nostra classica giornata stress.

Oppo A9 2020 si pone in una fascia di mercato popolata da tantissime alternative, tra cui l'Asus Zenfone Max Pro M2 (5.000mAh) il Redmi Note 8T, da pochi giorni presentato a Madrid. Senza ovviamente dimenticare un altro dei suoi diretti concorrenti che prende il nome di Galaxy M30s, la risposta di Samsung per questa fascia che addirittura sfoggia una batteria da 6.000mAh

Le grande batteria e le specifiche hardware equilibrate riusciranno a convincerci nel nostro stress test live batteria?

Durante la live metteremo alla prova anche il nuovo sistema quad camera. Ci scusiamo per la falsa partenza di questa mattina ma le statistiche (errate) della Color OS hanno reso necessario un riavvio e l'utilizzo di Accubattery per avere informazioni più precise sui reali consumi.

SPECIFICHE TECNICHE

Display da 6,5" con risoluzione HD+ (1600x720 pixel) e notch a forma di goccia

SoC Qualcomm Snapdragon 665 con Game Boost 2.0

GPU Adreno 610

4GB di memoria RAM LPDDR4x

128GB di storage interno

Quadrupla fotocamera posteriore da 48MP(f/1.8)+8MP(f/2.25)+2MP(f/2.4)+2MP(f/2.4)

Singola fotocamera anteriore da 16MP(f/2.0)

Connettività: Nano-SIM / Nano-USIM, Bluetooth 5.0, A-GPS, Beidou, Glonass, GALILEO, OTG

Batteria da 5000 mAh con supporto al Reverse Charging

Dual Stereo Speaker Dolby Atmos

Sistema operativo Android Pie 9 con personalizzazione software ColorOS 6.0.1

Dimensioni: 163,6 x 75,6 x 9,1mm

Peso: 195g

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OnePlus 7 Pro 5G non è poi così ‘super veloce’, almeno nell’aggiornarsi: Android 10 arriverà solo nel 2020

Il 5G promette di portare innovazioni in tutti i campi, grazie al netto passo in avanti rispetto al 4G in ogni ambito. Al momento però, è soprattutto sinonimo di velocità di connessione, ma lo smartphone 5G di OnePlus non sembra essere capace di tener il passo di cotanta fama, quantomeno per quanto riguarda la velocità nell’aggiornarsi all’ultima versione di Android.

Il produttore cinese ha infatti annunciato ufficialmente che OnePlus 7 Pro 5G si aggiornerà ad Android 10 soltanto nel corso del primo trimestre del 2020, in netto ritardo rispetto al resto della serie OnePlus 7/7T e persino della serie OnePlus 6/6T. A tutto però c’è una spiegazione, più o meno.

A fornirla è Pete Lau, che ha voluto placare le critiche piovute dopo l’annuncio delle tempistiche di aggiornamento tramite una nota comparsa sul forum ufficiale di OnePlus. Il CEO dell’azienda ha infatti ricordato che OnePlus 7 Pro 5G offre una tecnologia tutta nuova, che dunque necessita di più tempo per essere conosciuta e perfezionata, anche per quanto riguarda gli aggiornamenti software.

Prima di poter rilasciare l’aggiornamento ad Android 10 per OnePlus 7 Pro 5G occorrerà dunque un impegno extra, per ottimizzare le nuove componenti e sincerarsi che tutto funzioni alla perfezione, per mantenere alto lo standard qualitativo a cui OnePlus non intende rinunciare, a costo di impiegare più tempo e attirarsi qualche critica.

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Motorola Razr: ammiratelo in tutta la sua nostalgica compattezza

A poche ore da uno degli eventi più attesi della storia recente di Motorola, escono le prime immagini ufficiali del nuovo Motorola Razr, uno smartphone dove il futuro (gli schermi pieghevoli) incontra il passato (il concept di un telefono a conchiglia).

Si tratta infatti di foto reali ottenute dalla certificazione FCC del prodotto, che presenta un sensore delle impronte nella parte anteriore (dove è anche alloggiata la porta USB-C) ed un display che pare non avere il difetto della “gobba” centrale di Galaxy Fold.

Le immagini però non mostrano solo l’esterno ma anche l’interno dello smartphone, confermando il chipset Qualcomm e le varie componenti interne. Curiosità: dalle foto emerge una sola batteria da 1165 mAh; speriamo che Motorola abbia in serbo una gemella da qualche parte.

Per chiudere, l’account ufficiale di Twitter della società ha cambiato l’immagine di copertina. Lo riconoscete? É proprio il profilo di Motorola Razr! Siete pronti? Noi non vediamo l’ora di averlo tra le mani.

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Apple annuncia il nuovo MacBook Pro 16

Apple MacBook Pro 16 è ufficiale, andando così a confermare tutte le indiscrezioni emerse nelle scorse ore.

MacBook Pro è dotato di un display Retina da 16 pollici ed è disponibile nelle seguenti configurazioni:

Processori Intel Core i7 di nona generazione 6‑core a 2,6GHz (Turbo Boost fino a 4,5GHz) con 12MB di cache L3 condivisa

Intel Core i9 di nona generazione 8‑core a 2,3GHz (Turbo Boost fino a 4,8GHz) con 16MB di cache L3 condivisa

Intel Core i9 8‑core a 2,4GHz (Turbo Boost fino a 5,0GHz) e 16MB di cache L3 condivisa

16GB di memoria DDR4 a 2666MHz su scheda configurabile con 32GB o 64GB

Unità SSD da 512GB/1TB configurabile con unità SSD da 2TB, 4TB o 8TB

schede grafiche AMD Radeon Pro serie 5000M con fino a 8 GB di VRAM

nuovo design termico avanzato

Per quanto riguarda la connettività abbiamo quattro porte Thunderbolt 3 (USB‑C), Wi‑Fi 802.11ac e Bluetooth 5.0. La batteria integrata ai polimeri di litio da 100 wattora offre un'autonomia dichiarata fino a 11 ore di navigazione web wireless, fino a 11 ore di riproduzione di film sull’app Apple TV e fino a 30 giorni di autonomia in stand-by. In dotazione viene offerto un alimentatore USB‑C da 96W.

MacBook Pro 16" utilizza una nuova architettura termica per consentire al sistema di funzionare con un livello di potenza superiore per periodi prolungati di tempo. Il design delle ventole integra una girante di dimensioni superiori con pale e prese d’aria più grandi, per un flusso d’aria incrementato del 28%. Anche il dissipatore è più grande del 35%. In tal modo, Questa capacità di raffreddamento permette a MacBook Pro 16" di sopportare fino a 12 Watt in più durante i carichi di lavoro più intensi rispetto al design precedente.

Con una risoluzione di 3072x1920 e una maggiore densità di pixel di 226 ppi, il display IPS Retina da 16 pollici offre quasi 6 milioni di pixel ed ogni pannello è calibrato individualmente in fabbrica per un'accurata gamma dinamica, punto bianco e colori primari. La luminosità massima è di 500 bit, è supportata la gamma cromatica (P3) e non manca la tecnologia True Tone.

Il sistema audio a sei altoparlanti è stato riprogettato integrando nuovi woofer “force canceling”, brevettati da Apple, con due driver opposti. I microfoni offrono una riduzione del sibilo (hiss) pari al 40% e un miglior rapporto segnale/rumore.

Dotato di una nuova tastiera con meccanismo a forbice riprogettato e corsa di 1 mm, MacBook Pro da 16 pollici include anche un sistema audio a sei altoparlanti, una maggiore durata della batteria, Touch Bar, Touch ID, il trackpad Force Touch e il chip di sicurezza Apple T2.

Con prezzi a partire da 2.799 euro, il MacBook Pro da 16 pollici è disponibile oggi tramite apple.com e l'app Apple Store. Con l'arrivo di questo MacBook Pro esce di scena il modello da 15".

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Windows 10 20H1 sempre più “pronto”: la prima build ai Windows Insiders del canale Slow

Dopo mesi di attesa, nelle scorse ore Microsoft ha finalmente rilasciato la prima build di Windows 10 20H1 ai tester (Windows Insiders) del canale Slow (Lento). La build è la 19013, ed è la stessa rilasciata agli Insiders del Fast ring (canale Veloce), con un paio di correzioni aggiuntive a favore degli utenti del canale Slow.

Windows 10 build 19013 include tutte le modifiche di Windows 10 20H1 che gli utenti hanno testato finora, tra cui una nuova esperienza per Cortana, miglioramenti alle impostazioni di Windows, più kaomoji e molto altro.

Con l’approdo di Windows 10 20H1 nel canale Slow, Microsoft può iniziare a testare il prossimo importante feature update di Windows 10 con gli Insiders del Fast ring (20H2). Inizialmente Microsoft aveva intenzione di distribuire la prima build di Manganese (nome in codice di 20H2) nel corso di questa settimana, ma potrebbe esserci un leggero posticipo per motivi logistici.

Microsoft dovrebbe arrivare a ottenere una “build finale” di Windows 10 20H1 nel corso di dicembre, invece che a marzo. Questo perché Windows adesso segue uno sviluppo semestrale legato a quello di “Azure” che termina, rispettivamente, a dicembre e giugno.

Siamo nelle fasi finali del ciclo di sviluppo di 20H1 e ora che gli Insiders del canale Slow stanno testando tale versione, Microsoft può iniziare a testare la versione successiva. Ricordiamo che a brevissimo la casa di Redmond dovrebbe iniziare a distribuire il November 2019 Update (19H2).

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