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Ecco come accedere alla funzione che Windows 10 20H2 ha nascosto

Il pannello di controllo SYSTEM non è più accessibile direttamente dall’ultima versione del sistema operativo di Microsoft, Windows 10 20H2 (October 2020 Update). Tuttavia, nel caso aveste necessità di utilizzare ancora la schermata, esiste un trucco che la rende nuovamente visualizzabile.

Introdotto per la prima volta in Windows NT 3.51 e Windows 95, il pannello di controllo SYSTEM permette di reperire facilmente alcune delle più importanti informazioni riguardo al PC ed al sistema operativo. È possibile vedere in questa pagina il quantitativo di RAM installata, il modello della CPU, la versione di Windows, il nome del PC nella rete locale e molte altre informazioni.

A partire dal più recente aggiornamento di Windows 10, che ha portato con se moltissime novità ma anche alcuni nuovi problemi, tale schermata è stata sostituita dalla sezione Informazioni sul sistema nell’app Impostazioni.

Non è la prima mossa che il colosso di Redmond sta provando per uccidere definitivamente il vecchio pannello di controllo: è attualmente in test una versione rinnovata del tool di gestione dei dischi, è stato introdotta un’impostazione per il cambiamento del refresh rate del monitor e la pagina del pannello di controllo Programmi e funzionalità ora rimanda alla sezione App e funzionalità nelle Impostazioni.

Non che sia una cosa negativa, al momento Windows 10 mischia delle impostazioni presentate in stile moderno nell’app Impostazioni e vecchi pannelli di controllo che si porta dietro dall’era precedente a Windows 8.

Se avete già installato l’aggiornamento, per accedere al pannello di controllo SYSTEM vi basterà seguire questi semplici passi:

Cliccate con il tasto destro in un’area vuota del vostro desktop

Selezionate la voce Nuovo > Collegamento

Nel campo di testo che apparirà inserite la stringa “explorer shell:::{BB06C0E4-D293-4f75-8A90-CB05B6477EEE}” senza virgolette

Una volta cliccato il tasto Avanti, vi verrà chiesto il nome da dare al collegamento, scrivete SYSTEM e completate la procedura guidata

Tutto qui, ora dal vostro desktop potrete accedere al caro e vecchio pannello di controllo SYSTEM con un semplice doppio click sul collegamento appena creato. In attesa che Microsoft includa tutte le informazioni nei suoi nuovi pannelli di controllo, questo vi permetterà di accedere alla cara e vecchia schermata che ben conosciamo.

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Sony WH-1000XM4, le cuffie che ti ascoltano e se canti (parli) interrompono la musica

Le nuove cuffie a cancellazione del rumore sono ancora migliori delle precedenti. Pochi i difetti e moltissima tecnologia per l’ottimizzazione dell’audio.

Canticchiare a voce alta è vietato ed è anche probabilmente un bene per chi vi sta intorno. Le nuove cuffie Sony WH-1000XM4 introducono una nuova funzione (Speak to Chat) che mette in pausa la musica ogni volta che si inizia a parlare. A beneficiarne però non sarete voi perché per quanto regolabile la feature vi farà innervosire e dovrete disattivarla. E’ questo forse l’unico difetto di queste cuffie con cancellazione di rumore nate per dare fastidio a Bose ed ora stabilmente nel gruppo di testa dei migliori prodotti audio di questo genere. Siamo dalle parti di cuffie come Bowers & Wilkins PX7 e Bose Noise Cancelling 700: padiglione ampio, grande attenzione alla qualità dell’audio e alla cancellazione del rumore. Prodotti appunti nati per viaggiare, isolarsi e ascoltare buona musica.

La prova

L’abbiamo provata sul treno in un viaggio Milano-Roma con vicini, per quanto distanziati causa Covid-19, comunque particolarmente rumorosi. Rispetto il modello WH-1000XM4 ci sono miglioramenti più legati alle tecnologie che alla qualità dell’ascolto. Siamo ad alti livelli, va premesso, quantomeno per quella fascia di prezzo (380 euro di listino). Nel mondo degli audiofili occorre parametrare sempre quello che si dice.

Per essere più chiari Sony sembra avere trovato una vocazione nell’analisi del suono. La novità di queste cuffie è nel processore che gestisce la cancellazione del rumore, che va un po’ spiegato. Una tecnologia rileva i rumori ambientali (attraverso due microfoni posti su ciascun padiglione) e trasmette i dati a un processore ad hoc. Questo chip chiamato HD QN1 sarebbe in grado di cancellare così il rumore in tempo reale con una frequenza di oltre 700 volte al secondo. Per risolvere invece la perdita di fedeltà legata alla compressione, Sony ha spiegato di uilizzare l'intelligenza artificiale applicata alla fonte che (sempre in tempo reale) riconosce strumenti, generi musicali e singoli elementi di ciascuna canzone. Secondo i tecnici giapponesi quindi il combinato disposto di queste due tecnologie renderebbe più pulito l’ascolto anche con il noise conceling.

Quello che si percepisce usando le cuffie in un ambiente rumoroso è una più puntuale sensibilità ai dettagli sonori. La distorsione più bassa rende più vivace la dinamica di ascolto anche a basso volume. Detto altrimenti, le cuffie suonano bene. Volendo trovarci altri difetti si potrebbe aggiungere che sono un po’ vistose nelle dimensioni, che l’assistente vocale parla strano e i bassi si sentivano meglio nel precedente modello. Tuttavia, per tutti coloro che amano giocare con l’audio, Sony ha riservato numerosissime fasi di personalizzazione e ottimizzazione del suono.

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LG Q52 ufficiale: resistente, colorato e con 4 fotocamere

Si chiama Q52, ed è il nuovo smartphone di LG ha per il mercato coreano. Di lui si era già parlato nei giorni scorsi, rivelando affinità estetiche e - in parte - tecniche - con quel K52 arrivato nel nostro Paese verso fine settembre.

Q52 appartiene alla fascia media, e mette a disposizione un display LCD da 6,6 pollici con foro centrale per la fotocamera da 13MP, il processore Helio P35 di MediaTek, 4GB di RAM e 64GB di memoria interna espandibile. Completano il quadro la batteria da 4.000mAh e il comparto fotografico posteriore costituito da quattro sensori da 48, 8, 2 e 2MP.

LG Q52 - SPECIFICHE TECNICHE

display: LCD da 6,6" HD+

processore: MediaTek Helio P35

memoria: 4GB di RAM

64GB interna espandibile

dual SIM: sì

connettività: 4G LTE, WIFI, Bluetooth 5.0, NFC, USB-C, jack da 3,5mm

sensore delle impronte digitali: laterale

fotocamera anteriore: 13MP

fotocamere posteriori: 48MP principale, f/1,8

8MP grandangolare

2MP macro

2MP profondità

batteria: 4.000mAh

OS: Android 10

dimensioni e peso:

160x76,7x8,4mm

188 grammi

certificazione: MIL-STD-810G

LG Q52 è disponibile in Corea del Sud nelle colorazioni Silky White e Silky Red al prezzo di 330.000 won, circa 247 euro. Non si hanno al momento notizie riguardo una eventuale commercializzazione su altri mercati.

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GeForce RTX 3080 Max-Q, RTX 3070 Max-Q e RTX 3060 Max Q/P in arrivo?

Dopo le prime avvisaglie delle scorse settimane, secondo nuove indiscrezioni Nvidia starebbe preparando quattro modelli di GPU Ampere destinati ai notebook. In base alle voci di corridoio, l'azienda statunitense avrebbe iniziato a comunicare le prime specifiche ai partner, in vista di un annuncio che potrebbe arrivare all'inizio del prossimo anno.

La nuova gamma GeForce RTX 30 mobile dovrebbe inizialmente contare sui modelli GeForce RTX 3080, GeForce RTX 3070 e GeForce RTX 3060, con i primi due inizialmente solo in versione Max-Q (ottimizzata per consumare e scaldare meno), mentre il terzo sia nella variante Max-Q che in quella Max-P, pensata per offrire maggiori prestazioni.

Quali GPU userà Nvidia?

Non ci sono informazioni concrete sulle specifiche, ma Nvidia in genere cerca di replicare quanto più possibile i numeri delle soluzioni desktop anche in ambito mobile. Questa volta però le cose potrebbero cambiare, almeno per quanto concerne la RTX 3080, in quanto replicarne le specifiche richiederebbe l'uso di una GPU GA102 (apparentemente non adatta al settore notebook): il GA104 si ferma a 6144 CUDA core nella sua configurazione completa, a fronte degli 8704 CUDA core della RTX 3080.

Al momento, sulla base delle precedenti indiscrezioni, l'unica informazione di un qualche valore è relativa alla memoria che accompagnerà la RTX 3070 mobile, che dovrebbe essere di tipo GDDR6 e impostata a 12 Gbps, anziché a 14 Gbps come la scheda desktop in arrivo nei prossimi giorni. Questo modello, a ogni modo, dovrebbe essere basato su GPU GA104.

Per quanto concerne la GeForce RTX 3060, la soluzione mobile potrebbe adottare una GPU GA104 oppure un inedito GA106. Non resta che attendere maggiori informazioni, anche sulla piattaforma su cui troveremo queste GPU: sembra infatti che nonostante Intel preveda l'arrivo di soluzioni Tiger Lake-H fino a 8 core e 16 thread, le soluzioni di Nvidia troveranno inizialmente posto accanto alle attuali CPU Intel Core di decima generazione "Comet-Lake".

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Windows 10, arriva Meet Now col nuovo aggiornamento

Gli aggiornamenti di Windows 10 ormai si susseguono giorno dopo giorno e, a pochissimi giorni dal secondo update semestrale 20H2 October Update, Microsoft ha deciso di rilasciarne un altro, opzionale: il KB4580386, rilasciato soprattutto per correggere alcuni bug ma che include anche una funzionalità nuova non da poco: Meet Now nella barra del menu Start.

Meet Now era già stata avvistata in una precedente versione beta di Windows 10, rilasciata solo agli iscritti al programma Insiders. Ora non solo chi è iscritto al programma può aggiornare il sistema operativo per vedere comparire una nuova icona sulla barra del menu Start, in basso a destra. E’ proprio l’icona di Meet Now, dalla quale è possibile avviare una videochiamata con chiunque in pochissimi secondi. La videochiamata avverrà tramite la piattaforma Skype di Microsoft, quindi sarà necessario avere l’app di Skype sul dispositivo per partecipare, anche se non servirà avere un account sulla piattaforma.

Come funziona Meet Now

Quando l’utente fa click sull’icona di Meet Now, sulla barra di Windows 10, si apre una finestrella dalla quale è possibile scegliere tra “Crea una riunione” e “Partecipa ad una riunione“. Nel primo caso verrà generato un link, da condividere con tutti coloro che che vorremo invitare alla chiamata. Nel secondo caso dovremo inserire tale link, che ci è stato inviato da chi ha lanciato la videocall.

Chi non ha Skype sul PC sarà invitato a scaricarlo per partecipare, lo stesso vale se si vorrà partecipare alla videochiamata da un dispositivo mobile Android o iOS: verremo inviati rispettivamente al Play Store o all’App Store per scaricare l’app di Skype.

Meet Now: serve Skype, ma non un account

La cosa molto interessante di Meet Now è che, pur essendo basato sulla piattaforma di Skype, non serve avere un account Skype per usarlo: basta scaricare l’app e inserire il link per partecipare alle videochiamate. Chiaramente, però, si tratta di una mossa strategica di Microsoft che tenta, in questo modo, di spingere Skype sempre di più.

Meet Now, d’altronde, è praticamente identico all’monima funzione offerta da Zoom, altra piattaforma di videoconferenze che è letteralmente esplosa durante i mesi del lockdown. Con il perdurare della situazione di emergenza sanitaria e delle misure di contenimento dei contagi, in particolare lo smartworking, Microsoft è passata all’attacco.

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