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Recensione OnePlus Nord N10: difficile da comprendere

Torniamo a parlare di OnePlus ma in una veste inedita: già con il Nord si era intuito il nuovo corso "low cost" dell'azienda, ora sono arrivati due nuovi prodotti di fascia ancora più bassa che fino a qualche mese fa mai ci saremmo aspettati di associare al nome di OnePlus.

L'azienda ci ha inviato in test OnePlus Nord N10, 5G a 349 Euro, con il nuovo Qualcomm Snapdragon 690. Uno smartphone totalmente diverso per concetto e appeal rispetto a tutti gli altri arrivati sul mercato fino ad oggi da parte della casa cinese e anche la testimonianza chiara di ciò che è cambiato e che probabilmente non tornerà più come prima.

UN CONCETTO NUOVO (VECCHIO)

Prima di parlare del design e delle qualità di OnePlus N10 èbene fermarsi per un attimo ad analizzare lo scenario. OnePlus è cambiata, forse la preferivamo prima, forse alcuni saranno felici ma bisogna prendere atto che siamo di fronte ad un'azienda molto più tradizionale, capace di sfornare prodotti eccellenti sulla fascia alta e altri assolutamente mediocri che però fanno volume.

Prendete una Samsung, una Huawei, una Xiaomi, tutte ci propongono super flagship infarciti di tecnologia e con prezzi proibitivi, ma i prodotti che rendono sono quelli sulla fascia tra i 150 e i 250 Euro, dove capita di trovare ottimi smartphone, ma il più delle volte si pestano i piedi diversi dispositivi tutti più o meno uguali, tutti poco memorabili.

OnePlus ora è un'azienda tradizionale in questo senso. All'interno di una lineup coerente con il passato grazie ad un ottimo OnePlus 8 Pro, seguito a ruota da OnePlus 8 e ora OnePlus 8T, sono saltati fuori smartphone inattesi come OnePlus Nord e ancor di più oggi OnePlus Nord N10 e N100.

Tanto quanto il Nord poteva rappresentare un ritorno alle origini con prezzi bassi e buona qualità, in effetti noi stessi l'abbiamo definito come il miglior smartphone sotto i 400 Euro. I due nuovi arrivati sono invece smartphone come altri, privi di quella particolarità e cura che ha sempre contraddistinto i prodotti OnePlus, si collocano in una fascia di mercato quanto mai affollata e che poco si addice alle mission da sempre professate negli anni dalla start up dei flagship killer.

C'è da dispiacersi? Forse un po' sì, soprattutto per coloro che si erano innamorati della OnePlus delle origini, ma tutto sommato crediamo che continueremo a vedere degli ottimi smartphone sulla fascia alta, accompagnati verosimilmente da una serie di altri dispositivi meno interessanti ma più accessibili.

D'altra parte, ci eravamo accorti di questo cambiamento in tempi non sospetti in un approfondimento dal titolo che lascia poco spazio all'interpretazione.

OnePlus Nord N10 è uno smartphone dalle dimensioni generose e con un design piuttosto lineare, completamente realizzato in plastica e con finitura lucida per bordo e cover posteriore. Sul retro trova posto centralmente un lettore di impronte digitali fisico, spostato nell'angolo in alto a sinistra il gruppo ottico con 4 fotocamere e flash, leggermente rialzato rispetto alla scocca.

Parte frontale caratterizzata dalla presenza di un punch hole decentrato, cornici sottili sui lati lunghi, parte alta leggermente più spessa e mento decisamente abbondante.

Il primo feedback non è eccezionale, lo smartphone infatti è molto grande e i materiali plastici non trasmettono grande qualità, specialmente la cover posteriore che è leggermente cedevole al centro, seppur non vi sia associato uno scricchiolio.

Il display è un LCD IPS da 6,49 pollici di diagonale in 20:9 con risoluzione FullHD+ e refresh rate di 90 Hz. La protezione è fornita da un Gorilla Glass di terza generazione.

Display discreto ma nulla a che vedere con l'AMOLED di OnePlus Nord, manca infatti un po' di luminosità di picco ma soprattutto un po' di reattività del touchscreen, forse per un software ancora non perfetto che potrebbe migliorare nel tempo ma non possiamo in questo momento esserne certi.

I 90Hz permettono di mascherare una reattività non proprio "da OnePlus", si possono attivare o disattivare, non c'è una gestione automatica. L'alto refresh rate è una buona cosa ma bisogna considerare che negli ultimi mesi c'è stata una grande evoluzione sulla fascia bassa e che ci troviamo ora con diversi smartphone attorno ai 300 Euro (ma anche sotto i 200) che possono fregiarsi della medesima caratteristica.

A dare un po' di brio all'impatto tiepido di OnePlus Nord N10 c'è il comparto multimediale. Eccellente grazie a due speaker stereo particolarmente potenti, alla presenza della porta jack audio da 3,5 mm e alla gestione efficace del Bluetooth 5.1.

L'audio stupisce e insieme allo schermo di grandi dimensioni consente di godersi pienamente film, serie TV e giochi.

SCHEDA TECNICA E PRESTAZIONI

Display: 6,49", FHD+, refresh rate a 90Hz

OS: OxygenOS 10.5

Processore: Qualcomm Snapdragon 690 5G

GPU: Adreno 619L

Memoria: 6 GB di RAM LPDDR4x

128GB di storage UFS 2.1 (espandibile tramite microSD fino a 512 GB)

Fotocamera posteriore quadrupla: 64MP

8MP (ultragrandangolare)

2MP macro

2MP monocromatico Video 4K a 30fps, 1080p a 30/60 fps

Super Slow Motion: video 1080p a 120 fpsvideo 720p a 240 fps

Time-Lapse 1080P 30fps, 4k 30fps

Fotocamera anteriore: 16 MP

Batteria: 4.300 mAh con Warp Charge 30T

Altro: 5G, USB-C, Bluetooth 5.1, NFC, jack audio da 3,5 mm

Per la prima volta ci capita di analizzare uno smartphone con il Qualcomm Snapdragon 690, un processore nato per portare il 5G su smartphone accessibili, molto simile allo Snapdragon 750 che abbiamo già visto e apprezzato su Xiaomi Mi 10T Lite, a sua volta non molto distante dallo Snapragon 765G di OnePlus Nord, che si differenzia principalmente per la GPU più potente (Adreno 620).

Le premesse erano ottime pensando anche al software leggero e ben ottimizzato di OnePlus, la realtà è stata invece diversa. OnePlus Nord N10 è un po' legato, le animazioni sono fluide ma la reattività non è mai all'altezza delle aspettative. In molte occasioni ci siamo trovati con lo smartphone bloccato nel classico "freeze", ovvero una schermata fissa e nessuna reazione del touchscreen per alcuni secondi.

Questo genere di problemi non è generalmente legato alla capacità di elaborazione ma ad un software imperfetto, ci aspettiamo dunque che le performance possano migliorare e non abbiamo molti dubbi al riguardo, ma per il momento non possiamo far altro che evidenziare una situazione poco convincente.

GAMING

Lo Snapdragon 690 è uno dei pochi senza la lettera G a seguire, significa che non è pensato in particolar modo per rendere bene nel gioco. Proprio qui in effetti si nota una grande differenza con OnePlus Nord, l'esperienza non è fluida e soprattutto dopo qualche minuto cominciano a palesarsi piccoli impuntamenti, il touchscreen continua a non essere reattivo e in alcuni giochi questa latenza diventa un problema.

Insomma, OnePlus Nord N10 è votato alla multimedialità e si conferma tale anche grazie ad un notevole comparto fotografico, se però cercate prestazioni e gaming guardate altrove. Il ché rientra nella normalità vista la fascia di prezzo, ma stride considerando che parliamo di uno smartphone OnePlus.

SOFTWARE E ESPERIENZA D'USO

OnePlus Nord N10 è uno smartphone che funzione bene nel complesso, la ricezione è ottima e tutta la parte di connettività non ha mai mostrato alcun intoppo. Potenzialmente è dunque uno smartphone concreto e affidabile, dotato di tutto l'hardware necessario per adempiere alle richieste dell'utente.

Il lettore di impronte posteriore non sarà all'ultimo grido tecnologicamente parlando ma è decisamente rapido ed efficace, peccato solo per il posizionamento leggermente troppo in alto. Si sente invece la mancanza dello switch rapido per il controllo dell'audio, anche perché il software non è stato modificato di conseguenza. Sugli smartphone OnePlus solitamente il controllo del volume della suoneria è disattivato con la pressione del bilanciere, proprio per la presenza dello switch rapido, qua però manca il controllo hardware per cui un'operazione banale come impostare il silenzioso diventa noiosa: bisogna entrare nel sottomenù rapido dell'audio (che si attiva premendo i tasti del bilanciere) e abbassare a zero il controllo dell'audio suoneria e notifiche.

La memoria a disposizione è abbondante e veloce, è possibile espanderla con microSD rinunciando al secondo slot SIM. Non dimentichiamoci poi che si tratta di uno smartphone 5G, dotato del collaudato modem X52.

Il sofware è il classico di OnePlus, pulito e personalizzabile con pochi fronzoli e alcune funzioni interessanti come la modalità di lettura avanzata e Zen Mode, siamo però fermi alla Oxygen OS 10 nonostante il recente OnePlus 8T sia già arrivato con la nuova versione e alcuni altri smartphone già in circolazione ne siano provvisti.

Proprio oggi abbiamo ricevuto un aggiornamento che ha risolto un bug importante che impediva di utilizzare correttamente la funzione ambient mode, segno che verosimilmente anche gli altri problemini che vi abbiamo segnalato potranno essere risolti, siamo fiduciosi.

AUTONOMIA

Nonostante dimensioni generose OnePlus Nord N10 non ha una batteria particolarmente capiente, 4.300 mAh nella fattispecie che si devono scontrare contro concorrenti più attrezzati come Xiaomi Mi 10 Lite, Xiaomi Mi 10T Lite, POCO X2, Samsung Galaxy A42, Motorola Moto G 5G Plus, tutti con batterie più grandi.

L'autonomia comunque non è male, permette di arrivare a sera senza grossi problemi con un piccolo margine di scorta che non guasta. Mediamente siamo riusciti a coprire 6 ore di display attivo spalmati su una giornata, un valore che con ragionevole certezza è destinato a migliorare quando il software verrà ottimizzato a dovere.

FOTOCAMERA

OnePlus Nord N10 propone un gruppo ottico posteriore con 4 elementi, l'immancabile fotocamera standard da 64MP F/1.8 EIS, una grandangolare da 8MP, una macro da 2MP e una in bianco e nero nuovamente da 2MP. Frontalmente c'è spazio per un sensore da 16MP.

Con il suo fratello maggiore Nord condivide la grandangolare da 8MP capace di restituire foto discrete sia di notte che di giorno, con una buona qualità generale rispetto alla media di questo tipo di obiettivo.

Il punto forte è però la fotocamera standard che riesce a convincere in tutte le situazioni, al netto di qualche sbavatura nelle condizioni più difficili come la notte o forti controluce. Complessivamente il software lavora molto bene per massimizzare le prestazioni offerte dai sensori e non ci si può lamentare.

La fotocamera in bianco e nero e quella macro sono i consueti due obiettivi che fanno numero, la qualità è bassa per cui non considerateli per una eventuale decisione d'acquisto.

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Bene i selfie, anche se qui OnePlus Nord riesce a dare qualcosa in più. Si tratta però di una differenza trascurabile dal momento che anche Nord N10 riesce a cavarsela più che bene. Ecco, i video forse sono il frangente in cui si notano alcune difficoltà, come del resto accade per la maggior parte degli smartphone sotto i 400 Euro.

IN CONCLUSIONE

OnePlus Nord N10 viene proposto a 349 euro di listino nell'unico taglio di memoria 6/128GB. Non è uno smartphone che lascerà il segno a meno di un drastico calo di prezzo. La scelta del processore, la qualità costruttiva solo discreta e una vocazione multimediale più che alle prestazioni lo rednono uno smartphone atipico, nel quale è molto difficile scorgere le peculiarità che hanno reso OnePlus il brand tanto amato dal pubblico di appassionati.

Al di là dei pregi e difetti che possiede, peraltro allineati a ciò che offre il mercato, il vero problema di OnePlus Nord N10 si chiama OnePlus Nord, che con 50 Euro in più (al netto di sconti eventuali) offre uno schermo migliore, un design più curato, lo switch per il silenzioso, dimensioni ragionevoli e prestazioni "alla OnePlus".

Sì, in tutta onestà sono proprio pochi i motivi per preferire OnePlus Nord N10 a OnePlus Nord, quei 50 Euro in più sono un investimento quasi obbligato.

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Con i MacBook Arm domani si apre la nuova era di Apple

Per Apple sta per aprirsi una nuova era: è previsto per domani l'annuncio dei primi MacBook Arm, portatili basati su un comparto hardware con processori progettati internamente dalla società.

Così il gruppo di Tim Cook mira a offrire un'esperienza evoluta sul fronte delle prestazioni e della durata della batteria, passando dall'adozione della stessa architettura che è fin qui valsa il successo delle linee iPhone e iPad. Il cuore pulsante sarà quel chip A14X, che alcuni test hanno già dimostrato poter competere ad armi pari con gli Intel Core i9 di ultima generazione destinati al segmento laptop.

Ciò porterà a un progressivo addio a Intel per quanto concerne la fornitura delle CPU. La mela morsicata lo ha anticipato a giugno durante la Worldwide Developers Conference, confermando indiscrezioni circolate in precedenza per lungo tempo. Una transizione che prende il via a circa 15 anni di distanza da quella che ha portato all'abbandono di PowerPC e al passaggio proprio alle componenti fornite dal produttore di Santa Clara. Non è dunque fuori luogo parlare di "rivoluzione".

Le voci di corridoio non mancano nemmeno a proposito di quelle che saranno le novità presentate con l'appuntamento di domani, chiamato "One More Thing": un ennesimo omaggio al mai dimenticato Steve Jobs che, durante le sue presentazioni, era solito introdurre un'ultima sorpresa proprio con questa frase. Sarà possibile seguirlo in diretta streaming dal canale YouTube ufficiale.

Questa volta i rumor parlano di un MacBook Air da 13 pollici (l'ultimo upgrade risale al mese di marzo) e di due MacBook Pro da 13 e 16 pollici, forse tutti dotati di processori Arm sotto la scocca. Dovrebbero fare il loro esordio sul mercato entro l'inizio del 2021, in diverse configurazioni a livello di specifiche tecniche riguardanti storage, RAM e schede video. Più avanti, ma non prima del prossimo anno inoltrato, anche i computer desktop di Cupertino riceveranno lo stesso trattamento: Mac Pro, iMac e Mac mini.

Sempre rimanendo in casa Apple, a breve è atteso il lancio della versione definitiva del sistema operativo macOS Big Sur, finora accessibile solo nelle edizioni di anteprima riservate agli sviluppatori, con l'obiettivo di raccogliere le segnalazioni sulle correzioni da apportare. Un taglio col passato di OS X, accompagnato da un rinnovamento dell'interfaccia e dall'introduzione di cambiamenti importanti per alcune delle applicazioni integrate nella piattaforma come Mappe, Messaggi e il browser Safari per la navigazione. Del tutto probabile che domani possa esserne ufficializzata la data di distribuzione.

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AMD RADEON RX 6800 E 6800XT, SAPPHIRE PRESENTA LE VERSIONI NITRO+ E PULSE

Dopo aver pubblicato un’immagine teaser pochi giorni fa, Sapphire Technology ha presentato ufficialmente le schede grafiche personalizzate AMD Radeon RX 6800 e 6800 XT nelle versioni Nitro+ e PULSE, nello specifiche tre GPU per la prima serie e due per la seconda: ecco i dettagli tecnici e le immagini.

La linea di schede grafiche della serie Sapphire Radeon RX 6800 è suddivisa nella linea più premium Nitro+, disponibile in entrambe le versioni RX 6800 XT e RX 6800 e con un’altra variante Special Edition per il modello Radeon RX 6800 XT, e nelle due più semplici varianti PULSE delle due GPU in questione.

Cominciando dalla Radeon RX 6800 XT Nitro+, possiamo vedere anche dall’immagine in calce all’articolo che si tratta di una scheda grafica raffreddata da tre ventole (due da 9 pale e una, all’estremità, da 12 pale) con piastra posteriore in metallo estesa fino oltre la lunghezza del PCB; figura anche un ritaglio sul retro per agevolare il flusso d’aria attraverso le alette di alluminio, assieme al logo Nitro+ RGB per rendere felici gli amanti dell’estetica. Infine, la scheda dovrebbe avere un design a 2,7 slot, mentre per quanto riguarda le velocità di clock e gli ultimi dettagli (tra cui il prezzo) non si sa ancora niente.

Passando alla variante Sapphire RX 6800 XT Nitro+ Special Edition, la differenza principale che si nota sin da subito sembrerebbe riguardare la presenza di LED RGB all’interno delle ventole. Per quanto concerne le performance e i dettagli tecnici, invece, secondo Wccftech avrà velocità di clock più elevate e un PCB leggermente migliore rispetto alla versione base. Entrambe le GPU dispongono di una configurazione con doppio connettore di alimentazione a 8 pin, dunque si consiglia un buon alimentatore da 700-800W.

Infine, ci sono le versioni PULSE di Radeon RX 6800 XT e RX 6800 che, a differenza delle Nitro+, dovrebbe presentare ventole con meno pale e un heatpipe in meno. Le uscite del display sembrerebbero le stesse, con una porta standard HDMI e tripla DP, come anche il doppio connettore a 8 pin; mancano invece i LED RGB. Prezzi e disponibilità, però, non sono ancora noti per nessun modello. Non ci resta dunque che attendere altre informazioni da Sapphire.

Intanto anche ASUS ha svelato la sua linea di schede grafiche AMD Radeon 6800 e 6800 XT nelle versioni ROG STRIX, ROG STRIX Liquid Cooled e TUF Gaming.

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Canon ML-105: la nuova videocamera professionale da 4 milioni di ISO

Abbiamo scritto recentemente di un modello di videocamera Canon con sensibilità di oltre 4 milioni di ISO. Ora il produttore nipponico ha presentato la nuova gamma comprensiva del modello Canon ML-105 che promette prestazioni di alto livello per i compiti più complessi. Ecco le caratteristiche tecniche.

Le caratteristiche della videocamera Canon ML-105

Canon ML-105, come altri modelli del genere, non punta sulla risoluzione elevata quanto piuttosto sulle dimensione dei pixel. Il sensore CMOS full-frame 35 mm infatti ha una risoluzione di 2,07 MPixel in grado di catturare risoluzioni FHD a 60p e HD a 60p.

Il sensore è in grado di catturare immagini fino a 0,0005 lux o inferiore (con guadagno di 75 dB, f/1.2, velocità otturatore di 1/30 s, 50 IRE). Questo significa avere una sensibilità superiore ai 4 milioni di ISO superando quindi le classiche soluzioni commerciali. Il tempo di esposizione può variare da 10" a 1/34000".

Il produttore ha preso le parti migliori del modello di successo ME20F-SH e le ha portate su Canon ML-105 riducendo però dimensioni e peso così da poter essere impiegata al meglio anche in ambito videosorveglianza. Le dimensioni sono pari a 76 x 76 x 112 mm (innesto EF) e 76 x 76 x 83 mm (innesto M58) mentre il peso è pari a 800 grammi e 565 grammi rispettivamente.

Il design è pensato per essere resistente agli agenti atmosferici ma anche agli urti permettendo il suo utilizzo in ogni condizione (il range di temperatura supportato varia da -20°C a 50°C). Ci sono poi le certificazioni IP54, MIL-STD-810G e MIL-STD-461. Esistono due varianti di questo modello che si distinguono per innesto EF e quello M58 mentre le uscite video sono 3G/HD-SDI (YCbCr422, 8 bit). C'è poi la compatibilità con filtri di terzi parti come IR-cut, Band Pass, IR Pass e ND. La disponibilità del modello EF in Italia è prevista per il mese di Dicembre 2020.

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X570 PG Velocita, la motherboard ASRock che accoglie i Ryzen 5000

ASRock ha presentato la nuova motherboard X570 PG Velocita, soluzione della linea Phantom Gaming pensata per configurazioni di fascia alta basata su CPU AMD Ryzen, anche la nuova serie 5000 che debutta oggi.

La scheda madre si presenta in formato ATX, ha 14 fasi di alimentazione Dr. MOS da 50A e soprattutto si fregia di chip Killer per la connettività, E3100G per l'Ethernet da 2,5 Gbps e l'AX1650 per quanto concerne la connettività Wi-Fi 6. Per il resto troviamo quattro slot DDR4 in grado di ospitare memorie fino a oltre 5000 MHz in OC, due slot PCI Express 4.0 x16, tre PCI Express 4.0 x1, due slot M.2 PCIe 4.0 e otto porte SATA 6 Gbps.

Nella parte posteriore ci sono due connettori per le antenne Wi-Fi, una porta HDMI, una DisplayPort, un'uscita ottica S/PDIF, una USB 3.2 Gen2 Type A, una USB 3.2 Gen2 Type C e sei USB 3.2 Gen1. Completano il quadro le porte Ethernet e un tasto BIOS Flashback.

Come potete, la scheda madre è dotata di illuminazione Polychrome RGB in diversi punti, ma è possibile collegare strisce LED e altre periferiche RGB sincronizzabili. ASRock non ha comunicato il prezzo di questa motherboard, ma certamente non sarà a buon mercato. Ulteriori informazioni potete trovarle sulla pagina dedicata sul sito dell'azienda taiwanese.

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