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Motorola Razr 5G è ufficiale: migliorato e sempre iconico

A quasi un anno di distanza Motorola raddoppia la sua offerta e rinnova uno degli smartphone più iconici della sua storia, il Moto Razr che adesso guadagna la sigla 5G grazie al rinnovato hardware che gli rende giustizia. L'obiettivo con un simile prodotto non è certamente quello di sfondare il muro di qualche benchmark e nemmeno guadagnarsi il podio tra i cameraphone, si punta piuttosto ad esplorare il terreno poco esplorato dei pieghevoli sfruttando le linee di un telefono che ha fatto la storia.

Nessuno stravolgimento, sia chiaro, il nuovo Moto Razr mantiene le forme e anche le dimensioni della scorsa generazione ma porta degli aggiustamenti a tutto campo che lo rendono finalmente più funzionale e al passo con la concorrenza agguerrita. Penso alla fotocamera da 48MP, migliorata, e alla batteria, leggermente più capiente con 2800mAh; due esempi su tanti che adesso vediamo insieme.

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Mi sarei atteso un display esterno leggermente più ampio, un po' come fatto da Samsung con Z Fold2, ma per mantenere le stesse dimensioni si è evidentemente fatto un compromesso e lasciato il medesimo pannello da 2,7 pollici. Peccato, almeno è stata prevista un'interfaccia migliore sul cosiddetto "quick view display" che permette di sfruttare più funzioni, dalla navigazione turn-by-turn di Maps alle risposte rapide nei messaggi e opzioni legate al chip NFC (pagamenti compresi).

PIÙ LEGGERO MA POTENTE

Motorola lo definisce come l'unico smartphone al mondo pieghevole con doppio display; in effetti il Galaxy Z Flip, altro clamshell, vanta una piccola finestrella all'esterno con funzioni molto limitate e i Galaxy Fold/Fold2 rientrano in una sottocategoria ulteriore. Resiste quindi il primato in questa seconda metà del 2020 che a dire il vero ha visto poche novità sul fronte dei pieghevoli, si parla comunque di una nicchia che punta ad un gruppo di appassionati ancora ristretto.

Come dicevo il Razr 5G non è cambiato tantissimo, a parte la nuova colorazione è variato in qualche dettaglio come il mento, elemento iconico adesso più stretto e orfano del lettore d'impronte ma che integra comodamente due delle antenne 5G. Dopo la prima generazione si è preferito passare ad un sensore biometrico posteriore più classico, probabilmente più immediato nell'interazione. A prima vista potrebbe sembrare quasi identico ma nei fatti è stato "limato" in più parti: è infatti poco più sottile e leggero con i suoi 192g (il primo Razr pesava 205g) nonostante il passo in avanti fatto sotto il profilo hardware.

Penso a Snapdragon 765G, naturalmente, ma anche il doppio della memoria interna che adesso passa a 256GB e uno slot per l'unica nano SIM che tanto avremmo voluto avere anche in precedenza. Resta anche qui il supporto alle eSIM ma per questo non si esclude la vecchia ma utile schedina che ancora la fa da padrone in Italia. Tra l'altro sarà possibile navigare anche sotto rete 5G laddove disponibile. Le prestazioni attese sono quelle già viste su altri Motorola come Moto G 5G ed Edge, d'altronde la base e il software sono gli stessi, cambia solo la batteria che resta ancora piccolina secondo gli standard odierni: 2.800mAh contro i 2.510mAh precedenti. Bisognerà provarlo per dare un giudizio più completo.

FOTO DI ALTRO LIVELLO, FINALMENTE

Una delle pecche più evidenti della scorsa generazione era la singola fotocamera principale da 16MP, fin troppo distante dalle prestazioni degli smartphone di fascia più alta sotto svariati profili. Adesso sono riusciti ad alzare il livello e portare il sensore d'immagine da 48 MP /f/1.7) che già ben conosciamo e abbiamo apprezzato nella fascia media, qui associato all'OIS e non più al solo EIS che ha lasciato qualche dubbio. A completare la nuova dotazione l'autofocus laser (ToF) montato a fianco.

Il secondo saltello in avanti riguarda invece la fotocamera interna che passa dai 5MP ai 20MP (f/2.2), seppur non conti il solo numero dei pixel e bisognerà confermare sul campo il suo vero valore.

SI PIEGA MA NON SI SPEZZA

Rivista poi la cerniera, elemento centrale e tanto discusso che adesso assicura 200 mila aperture e chiusure, non teme i forti sbalzi di temperatura e cadute. Motorola ha studiato il comportamento di alcuni dei possessori di Razr 2019 e scoperto che mediamente sono 40 le aperture giornaliere del dispositivo, numero che sale a 100 per i più smanettoni.

A protezione del pannello in Plastic OLED poi c'è una pellicola realizzata ad hoc, mentre il l'interno è stato impermeabilizzato tanto da offrire un certo grado di sicurezza contro schizzi e liquidi, seppur non sia presente una certificazione IP68.

SPECIFICHE TECNICHE

SoC: Snapdragon 765G

GPU: Adreno 620

Schermo pieghevole: 6,2 pollici pOLED in 21:9 FHD+ (2142 x 876 pixel),

Schermo esterno: 2,7 pollici gOLED 800 x 600 pixel

Memoria: 8GB di RAM e 256GB di storage (6GB di RAM e 128GB di storage nel modello precedente)

Fotocamera posteriore: sensore Samsung ISOCELL Bright GM1 da 48MP Quad Pixel f/1.7

Fotocamera anteriore: da 20MP f/2.2

Video: 4K a 30fps in 16:9 e 21:9, FHD a 60/30fps, slow motion FHD a 120fps

Batteria: 2.800 mAh, supporto ricarica a 15W

Connettività: 1x nano SIM + 1x eSIM, BT 5.0, LTE, 5G sub-6Ghz NR (Snapdragon X52), WiFi ac (2,4 GHz + 5 GHz), GPS, Glonass, Galileo, USB 3.1 Type-C

Dimensioni e peso: 169,2x72,6x7,9mm, 192 grammi

Sistema operativo: Android 10

PREZZO E DISPONIBILITÀ

Il nuovo razr 5G sarà disponibile in Italia dalla seconda metà di settembre a partire da 1.599,99€.