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PlayStation 5 e PS5 All Digital: prezzo e data di lancio in Italia ufficiali

Si è appena concluso l'evento Sony dedicato a PlayStation 5 - che abbiamo seguito in diretta - e finalmente abbiamo scoperto i prezzi e le date di lancio delle nuove console della casa giapponese. Ovviamente parliamo al plurale in quanto, per la prima volta, Sony proporrà due varianti di PlayStation 5, contraddistinte esclusivamente dalla presenza/assenza del lettore ottico, mentre non ci sono distinzioni per quanto riguarda le specifiche tecniche.

Abbiamo quindi una lineup composta da PlayStation 5 e PlayStation 5 All Digital, le quali saranno disponibili in Europa - Italia inclusa - a partire dal 19 novembre ad un prezzo di listino consigliato di 499€ euro per la versione normale e 399€ euro per l'edizione completamente digitale.

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Windows 10 si aggiorna ed Edge diventa obbligatorio

Microsoft ha recentemente rilasciato l’aggiornamento KB4576754 per Windows 10 che sostituisce il vecchio browser Edge con la nuova versione basata su Chromium. La motivazione ufficiale di questo update, afferma Microsoft, è quella di risolvere problemi di sicurezza e compatibilità facendo fuori la vecchia versione ormai obsoleta.

Sebbene ciò sia qualcosa di giusto e comprensibile, quello che molti non hanno apprezzato è il fatto che il KB4576754 sia un aggiornamento obbligatorio. L’utente, cioè, non può scegliere di restare con la vecchia versione di Edge: deve passare per forza alla nuova, simile a Chrome. In molti non hanno gradito la forzatura e tanti utenti se ne stanno lamentando sui forum, su Reddit e sui social network. L’aggiornamento KB4576754 è rivolto specificamente alle versioni di Windows 10 1809, 1903, 1909 e 2004, mentre il KB4576753 è l’equivalente per Windows 10 versione 1803 (il primo grande update del 2018).

Edge obbligatorio: cosa cambia

Come già accennato, l’aggiornamento KB4576754 è tra quelli obbligatori. Ciò vuol dire che si scarica e installa in autonomia tramite Windows Update. Ad un certo punto l’utente riceve la notifica che è necessario riavviare il computer per completare gli aggiornamenti e, al successivo avvio, si ritrova con il nuovo Edge posizionato nella barra del menu Start e con un collegamento sul desktop che punta al browser di Microsoft.

La vecchia versione viene cancellata e se l’utente prova ad aprire una copia del vecchio Edge, inoltre, Windows 10 se ne accorge e lancia al suo posto la nuova versione. Se l’utente non ha mai scaricato il nuovo Edge, invece, se lo ritrova nel computer subito dopo l’aggiornamento. Insomma, non si scappa: nel giro di pochi mesi tutti i computer con Windows 10 avranno una copia di Edge installata. Anche se l’utente non l’ha mai richiesta.

Come dire no ad Edge

Non c’è un modo che funziona per evitare, senza rischi, che Microsoft ci regali una copia del suo browser: l’aggiornamento è obbligatorio e anche se lo disinstalliamo Windows Update ce lo ripropone a breve e lo reinstalla da solo al prossimo update cumulativo.

L’unica cosa che si può fare è mettere in pausa gli aggiornamenti tramite Windows Update, ma è sconsigliatissimo: anche altri aggiornamenti, realmente utili e importanti per la sicurezza, verrebbero bloccati. La scelta migliore, quindi, è probabilmente quella di tenerci questo browser parcheggiato nell’hard disk anche se non lo usiamo. Oppure cominciarlo a usare, scoprendo pro e contro di Edge.

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iPad di ottava gen e iPad Air 4gen ufficiali: potenza e tanti colori

Apple ha appena presentato la sua nuova gamma di iPad durante l'evento Il Tempo Vola attualmente in corso: arrivano iPad di ottava generazione e iPad Air di quarta generazione.

IPAD DI OTTAVA GENERAZIONE

La presentazione è cominciata dal nuovo base di gamma, il quale vede un importante miglioramento per quanto riguarda le prestazioni, visto che sotto il cofano troviamo il potente SoC Apple A12 Bionic. iPad di ottava generazione supporta Apple Pencil (1st gen) e la Smart Keyboard,

Resta invariata la diagonale del display da 10,2" (sempre non laminato), il comparto fotocamere (frontale da 1,2 MP e posteriore da 8MP), mentre in confezione arriva il caricatore con uscita Type-C e il cavo Lightning-Type-C. Il prezzo di listino parte da 389 euro per il taglio da 32GB e Wi-Fi. Di seguito tutte le configurazioni previste:

Prezzi e configurazioni

iPad (ottava gen) 32GB Wi-Fi - 389 euro

iPad (ottava gen) 32GB Wi-Fi + LTE - 529 euro

iPad (ottava gen) 128GB Wi-Fi -489 euro

iPad (ottava gen) 128GB Wi-Fi + LTE - 629 euro

IPAD AIR DI QUARTA GENERAZIONE

Per quanto riguarda iPad Air di quarta generazione, invece, il nuovo tablet della casa di Cupertino porta con sé importanti novità anche per quanto riguarda il design: il tasto Home lascia spazio a cornici molto ridotte che richiamano le linee della gamma iPad Pro, anche se in questo caso non troviamo un sistema di autenticazione basato su Face ID. Crescono anche le colorazioni, visto che iPad Air di quarta generazione viene proposto nelle nuove colorazioni celeste, rose gold e verde, che vanno ad aggiungersi a grigio siderale e argento.

Apple continua quindi a farci capire che la scansione 3D del volto è riservata ai suoi dispositivi di fascia alta, mentre il nuovo arrivato della gamma Air continua a fare affidamento sul Touch ID, anche se questo ora trova una nuova collocazione al di sotto del tasto laterale. Cresce anche la diagonale del display - ora giunta a 10,9" - e il pannello è ora un Liquid Retina da 3,8 MegaPixel (2360x1640 pixel), nomenclatura utilizzata da Apple per indicare gli schermi LCD caratterizzati da angoli arrotondati. Troviamo il supporto alla gamma cromatica P3, True Tone, la laminazione completa e una luminosità di 500 nits.

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Apple non si è voluta risparmiare e il nuovo iPad Air è equipaggiato con il nuovissimo SoC Apple A14 Bionic a 5nm, annunciato in esclusiva per la nuova generazione di iPad. Ricordiamo che il SoC sarà utilizzato anche sui prossimi iPhone 12, quindi stupisce la scelta di Apple di aver portato un SoC tanto avanzato anche sulla sua proposta di fascia media.

Con 11,8 miliardi di transistor, Apple A14 è dotato di una nuova CPU esa-core, una GPU quad core e il nuovo Neural Engine da 16 core che garantisce prestazioni in ML superiori di 10 volte rispetto alla scorsa generazione. Non manca anche il supporto al Wi-Fi 6 e alla connettività LTE con velocità di punta superiori del 60% rispetto al precedente modello.

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iPad Air di quarta generazione si avvicina sempre più alla gamma iPad Pro anche grazie all'inclusione della porta USB Type-C, speaker stereo su entrambi i lati e un comparto fotocamere che include un sensore anteriore da 7 MegaPixel e uno posteriore da 12 MP, gli stessi che troviamo sui Pro attuali.

Non manca anche il supporto a Apple Pencil di seconda generazione e allo Smart Connector posteriore, il quale consente di sfruttare anche la nuova Magic Keyborard. iPad Air di quarta generazione sarà disponibile con iPadOS 14 di serie a partire da ottobre a 669 euro per il modello base da 64GB. In dotazione troviamo il caricatore USB-C da 20W e il cavo USB-C da 1 metro. Di seguito tutte le configurazioni:

Prezzi e configurazioni

iPad Air (4th gen) 64GB Wi-Fi - 669 euro

iPad Air (4th gen) 64GB Wi-Fi + LTE - 809 euro

iPad Air (4th gen) 256B Wi-Fi - 839 euro

iPad Air (4th gen) 256GB Wi-Fi + LTE - 979 euro

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WINDOWS 10 PUÒ RISOLVERE I PROBLEMI DI GOOGLE CHROME CON LA RAM, ECCO COME

Tutti noi sappiamo bene quanta RAM utilizza Google Chrome sin da quando lo apriamo, e pure Big G lo sa ma ha sempre atteso l’aiuto di Microsoft tramite aggiornamenti a Windows 10. L’aggiornamento di maggio 2020 ha effettivamente portato il primo fix, ma non risultava funzionare su bene Chrome. Come risolvere allora questo problema?

L’update di maggio del sistema operativo dell’azienda di Redmond funziona per i browser basati su Chromium: stando alle analisi condotte da Microsoft, il fix chiamato “Segment Heap” già presente su Windows 10 ha ridotto del 27% l’uso di memoria da parte di Microsoft Edge e anche di Chrome, solo che quest’ultimo risultava richiedere maggiori risorse al processore. Per questo motivo, Google ha infine deciso di non adottare la soluzione offerta da Microsoft, ma ha chiesto a quest’ultima di aggiungere due stringhe di codice per renderlo perfettamente funzionante anche nel suo browser.

Secondo uno sviluppatore di Big G, infatti, basterebbe aggiungere una funzione particolare a Windows 10 per far sì che Google Chrome consumi meno RAM e non aumenti l’utilizzo del processore a discapito delle performance del PC. Con un post su GitHub il developer Bruce Dawson ha dunque richiesto direttamente a Microsoft di implementare queste stringhe di codice per risolvere il problema una volta per tutte.

Noi utenti dunque dovremo attendere la risposta ufficiale del colosso di Redmond e un eventuale update del suo sistema operativo per poter finalmente usare il browser di Google senza preoccuparci dell’utilizzo eccessivo di risorse.

Intanto, su Windows 10 stanno per arrivare molte altre funzioni come Meet Now, l’alternativa a Skype, Microsoft Teams e Zoom pre-installata in ogni versione dell’OS a partire dalla build 20211 in arrivo per gli sviluppatori.

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